domenica 28 marzo 2021

DISSING

 


“danza con il Diavolo,

 danza con il Diavolo,

e vai così in alto

per poi cadere

al rallentatore vedere i momenti felici,

poi un orgasmo, poi muori e...

Danzi con il Diavolo

Danzi  con il Diavolo”

L’inchiostro materializza simboli su fogli di carta e tu vedi parole che formano un significato e un suono, il tuo cervello materializza nella tua mente oggetti che hanno un significato e una funzione che mandano stimoli al tuo cervello in questo piano-realtà.

Adesso percepisco una vibrazione, è come l’energia dei primi dischi di qualsiasi genere musicale, poi la maggior parte quando fa i ‘big money’ si perde, le opere che creano sembrano studiate a tavolino. Certo non dico che bisogna rimanere “fottuti e perdenti”, riconosco che se non si adattano alle esigenze di mercato probabilmente muoiono.

Oppure fai un lavoro che non ti piace e ti tieni questa cosa che ti brucia dentro come hobby.

Come un cane alla catena, la sera fai la guardia di giorno dormi in gabbia, però il pasto è assicurato.

In una fase della vita siamo ribelli sinceri.

Poi crescendo diventiamo cinici, calcolatori e cattivi.

Tutto per la fottuta ciotola.

Ma voi rivoltatela come vi pare, prima vien lo stomaco e dopo la morale.

Il mio cervello percepisce stimoli e crea la mia realtà

Un rigo su un quaderno vergine.

I suoni della natura.

I colori del cielo che sembra infinito.

E poi…e poi…

Respiro profondamente cercando di aggrapparmi a solidi scogli.

Sono in uno stato liquido.

Avanza come la barra della pubblicità su YouTube, quella che non puoi saltare.

La mia scatola dei segreti.

La apro pian piano.

Perché è dentro la scatola dei ricordi.

Un carillon suona nella mia mente e un raggio laser proveniente dallo spazio colpisce la mia anima mettendo in moto dei ricordi che non sono miei, incastrati in uno spazio tempo che non è mio.

“Asia indossa le cuffie, poi spara la sua playlist e inizia a ballare in camera da letto.

È sola e la solitudine la fa sentire libera.

Quando a casa non c’è nessuno, anche il suo dolore scompare.

Asia balla con gli occhi chiusi e canta, poi si tuffa sul suo letto e osserva gli occhi del poster di Lady Gaga.

Con la mente arriva in posti lontani e abbraccia il suo amore.

Si baciano, ma in quel momento intenso parte la pubblicità che rovina il momento.

Chiude l’applicazione e sente aprire la porta, sono le 5 del pomeriggio: quella stronza di mamma è rientrata”

Poi la gola diventa secca, come dopo aver urlato, come quando godi, oppure come Grosso che segna l’ultimo rigore, per essere espliciti, per essere sinceri e forse romantici.

L’ultimo rintocco dell’ultima campana.

Fino ai confini della tua mente.

Mentre ancora una volta aprirai la porta verso la luce.

Lo immagino oppure sono davvero colpito da raggi cosmici?

Torno ad essere umano, a mangiare, a bere, a respirare, torno a pensare a delusioni, a grandi imprese, a una thailandese.

Ti cito Lucio Dalla, Schopenhauer , Nietzsche

Un giro con gli Articolo 31 che è come un quadro, ti dipingo in rima una situazione reale, parlo di culture millenarie, ma per te sono solo uno che fuma e non sa di cosa parla.

Fallo tu!

Fallo tu!

Coglione….

Mentre osservo il Bianconiglio dire “Sono in ritardo!”

Resti con la tua mente in letargo.

E io scavo dentro come un tarlo.

Faccio rime elementari per far capire anche a te…

...non lo dico è sai perché.

“Sono a casa!”, urla affannata come un ordine gerarchico da ristabilire.

“Sono a casa. Asia vieni qui che ti devo parlare”

Sta distesa sul letto e vorrebbe far finta di non esistere, per non aver nessun contatto con quell’essere che l’universo le ha dato e che lei chiama ‘Mamma’.

Dal suo naso inizia a uscire lentamente un po’ di sangue, è per via dello stress provocato dalla madre”

Giro per casa con un accappatoio e i calzini neri, tipo attore porno.

Ho freddo, poi caldo, poi mi ricordo del tarlo, del catarro, che vestivi ‘El Charro’, dell’inchiostro sprecato perché non hai capito niente, ma ti rimane il raggio laser nella mente.

“Asia apre il pacco Amazon arrivato questa mattina e ne estrae il grosso machete sorridente, stacca le cuffie e gli altoparlanti della stanza vomitano ‘Seek and Destroy’ dei Metallica.

Sua mamma apre la porta e urla: 

Abbassa il volume.

Asia sferra il primo colpo di machete che colpisce tra la spalla e il collo, ‘Cosa stai facendo bambina mia?’, la implora la mamma, lei carica un altro colpo e questa volta colpisce in pieno nel centro nella testa, vede il corpo della mamma cadere all’indietro borbottando un suono che non si distingue: ‘...aaargh’, sporca di sangue inizia a piangere, poi sente il suono di un carillon, si sveglia nel lettino della psicoterapeuta.

‘Asia come ti senti?’ chiede Lucia, lei risponde con una voce bassa e rilassata: ‘Uccidere mia madre mi fa stare sempre bene’.”

Racconto le storie di chi ci passa affianco e sorride falsamente per non trasformarsi in un lupo mannaro.

Trovo una rima con denaro, vernicio la macchina color polvere da sparo.

Non ho nominato nemmeno la ciotola del piacere, stoppo la metrica e la lirica. Vorrei dirlo ma non varrà una lira, una pancia piatta e nemmeno un piatto abbondante.

Mi fermo qui per non risultare stressante.