martedì 20 aprile 2021

MAESTRO DI CERIMONIE

 



 


Le schizzo in faccia effetto Topexan…

Ed ecco che arrivano i 15 secondi post orgasmo dove la guardo e penso che fa un po’ schifo.

Lei è in estasi, mi guarda in cerca di coccole.

“Vado a pisciare” le dico per evitare abbracci e baci.

Si mette a faccia in giù per non fare vedere quanto è incazzata.

Ma adesso arriva il momento più bello, si riveste, va via sbattendo la porta, io proprio non capisco perché deve sempre cercare il sentimento, cioè hai avuto 3 orgasmi dopo un po’ voglio venire anche io, cazzo sembra di stare a fare meccanica, poi vuole le coccole per eliminare i sensi di colpa.

Curo la mia anima apro una birra accendo una canna, calmo e contento. Come un piccolo Krishna.

Scrivo queste cose per farvi incazzare, scrivo “sporco” da far diventare rosse le blogger, uso un linguaggio da censura per questa nuova dittatura, sono il sogno erotico della tua donna, sono quello che non vanta imitazioni, sono l’eletto che muove il lessico vietato ai minori, sono l’elettrico, non sono Lillo, chi sono io? Intanto sono cazzi miei!

“Notre Dame de Paris

Luci notturne

Svengo sulla poltrona antracite,

Lisbona

Barcellona

… Berlino…

Un istinto cerca di farmi alzare per non collassare

Lo seguo…

Cronaca di un sognatore del tempo:

manipolano la tua attenzione con ogni schermo a tua disposizione, ma cerca tra le righe la soluzione,

verticale e orizzontale

un codice segreto

un anagramma diagonale” (archivio digitale 2021)

 

Sono a casa di Leon Aka Peppèpistola, appena uscito di prigione per le solite storie di rissa e spaccio, ha un mega impianto per fare musica la sua grande passione e il Rap, sono avvolto in una nuvola di fumo d’erba, la stanza è enorme, siamo circa 50, parte il beat.

Leon ha il microfono in mano fuma da un narghilè, poi si mette serio e inizia:

“Adesso senti me,

mentre schiocco le dita come Thanos e la metà del tuo mondo scompare

te ne creo io uno diverso

sono un perverso lo ammetto

non mi hanno ammesso al club del Rap

sono entrato nell’anonima teppisti

ho mangiato alla mensa tra botte e spinte

tra topi e scarafaggi, per un pasto con lo sputo di un altro detenuto.

Ora sudo freddo

colpa dell’erba

della cattiva sorte

gioco a dama con la morte”

Qui siamo tutti in estasi, penso: wow che bomba, una ragazza con i capelli biondi mi bacia poi mi prende per mano e mi porta in mezzo a chi sta ballando, mi guarda negli occhi, io le metto una mano sui fianchi accompagnando il ritmo, mentre Leon continua con le sue rime:

“Sono ignorante però con me bagni le mutande,

quando leggi i miei testi perversi

estroversi

racconto amore e strada in versi

aggiungo la magia

così diventi solo mia

come Gollum sono il tuo tesoro

il tuo Dio

il tuo signore oscuro

Lord Voldemort

il tuo tipo si sega sui piedi della Ferragni

fischia alle donne per strada

catcalling

call me now

che spruzzo sul tuo corpo

Chanell numero cinque.”

La canzone finisce tra applausi, il dj continua con la sua selezione Reggae, io ballo ancora con la bionda misteriosa. “Leon è un vero MC”, mi dice all’orecchio, mentre ho entrambe le braccia intorno ai suoi fianchi, prende lei l’iniziativa e mi bacia con passione con la lingua che controlla le mie tonsille, io seguo la sua voglia. Poi mi prende la mano mi porta verso gli alcolici ma Leon mi chiama: “Hei quest’erba è una bomba, vieni qua” stacco la mano dalla bionda e mi siedo con Leon a fumare, chi spaccia si tiene sempre la roba migliore quest’erba è super!

Il mio cervello diventa insensibile agli impulsi della realtà che mi circonda, scava nel profondo. Mentre campane suonano a festa, io ricordo che non ti ho più vista alla festa, ci sto pensando solo adesso, ma se il Maestro di Cerimonie chiama se non fumi con lui sei un…

oppure sei quella di questa mattina?