lunedì 21 settembre 2020

IL RINOCERONTE


 




Prologo:

"Sei mai stato in messico?" 

Mi chiede con sguardo profondo e malinconico. La sua voce sa di latte macchiato, amaro, ma con quel gusto dolce naturale, senza quel fottuto zucchero, che non ricorda affatto la cocaina, e neanche l'eroina, anche se io non le ho mai provate: che si fottano! Io sto bene solo con erba e alcool, il resto è merda. Ho iniziato ad allenarmi e sono a dieta, si dice in giro che può servire.

"Si una volta, con Carmelo, 15 giorni, avevo vinto un concorso letterario, un viaggio per due persone in un resort bevande incluse", dico mentre finisco la birra bionda, doppio malto, australiana, forte

“Sull'aereo ci siamo ubriacati. Carmelo ha vomitato su un ragazzino grassoccio e brufoloso, con lo sguardo fisso sul videogioco; non una scarica, ma tipo un rubinetto che gocciola di notte piano e costante. Il ragazzo inizia ad urlare...  poi questa parte non la ricordo mai perché mi sveglio nell’hotel con carmelo che firma documenti a dei poliziotti. 

Che cazzo è successo in Messico? 

Quindici giorni a fumare, bere e scopare".

Rimane scioccata per il mio linguaggio esplicito ma anche affascinata.





Passato:

"Marijuana in Messico "

Ogni tanto quando fumo troppo cado in paranoia. E’ come se la testa si spegne, vedo un brutto film con un finale di merda. Proprio quello è il momento di combattere. Questa droga è una sfida con la mente, un gioco perverso. 

Ci siamo rasati i capelli. 

Occhiali scuri.

Cervello che va per i cazzi suoi.

Freddo, caldo, poi tachicardia. 

La voce nel cervello mi dice che stiamo vincendo: sono nella fase giuro che smetto.

Siamo in fila per il buffet davanti a una coppia di sposini e dietro a una coppia di anziani. Tutto è stupore per noi. Siamo silenziosi in fila, con i capelli rasati e gli occhiali scuri.

"Noi lo sappiamo, lo abbiamo capito, brutti figli di puttana! Si, siamo strafatti".

Carmelo mi dice qualcosa "ti hanno sentito tutti, sei sballato, chiudi quella bocca ".

Chele giganti di granchio crudo appoggiato su del ghiaccio, salmone affumicato, salsicce, bistecche, uova, e l'immancabile bacon, una banana. Carmelo ha un vassoio pieno e sta riempiendo anche il mio; non ha capito che è tutto gratis, quante volte vogliamo, infatti bisbiglia "prendi tutto quello che costa più caro".

Comunque non so, sembra surreale ma è così, ermetico, narcisistico , prepotente e arrogante. 

Ma tutto questo non ha senso, non sono più concentrato sui ricordi.





Presente:

"Tequila a Zacatecas "

Stiamo scopando sul pavimento di casa mia, l'eccitante sesso in attesa dell'orgasmo; l'amore viene dopo, prima escono i liquidi. Finiamo, niente abbracci, baci, effusioni, niente. Restiamo nudi a bere e parlare. Mi dice di chiamarsi Carmen, che vuole andare in Messico, la sua città si chiama Zacatecas; apre due birre da mezzo litro e me ne porge una, poi dice "brindiamo a noi, alla tequila e a Zacatecas". Io non riesco a capire perché mi debba inserire nel suo sogno.

L'effetto paranoico è svanito. Cerco qualcosa da mangiare ma penso che sono a dieta. Continuo a bere. Osservo una montagna di vestiti sul divano, cerco di spostarli con la mente, ma non riesco: forse qualche volta ci sono riuscito? 

Scrittori di merda  fottetevi!

Coltivo sempre un po' di rabbia. 

Il futurismo fa paura alla modernità: il diario segreto, il lucchetto, quella piccola illusione di avere uno spazio privato.

Ti illudono. 

Ti fanno credere che puoi avere il tuo spazio per i tuoi minuscoli segreti che chiami hobby.

Adesso sono fuoco mentre lei mi cavalca velocemente. Gridiamo insieme " amore, insieme, a bere tequila a Zacatecas ".

Dopo mezz'ora schizzo sul suo corpo.

Sudati, stanchi , ubriachi e felici ci addormentiamo abbracciati.


Futuro:

"Il rinoceronte ".

Un raggio di sole mi sveglia. Come un vampiro mi nascondo sotto le lenzuola, esco dal letto, sul tavolo della cucina liquidi e solidi sparsi un po' ovunque.

Apro una birra e fumo erba. Mi siedo.

Osservo sul vetro della finestra aperta il riflesso del mondo, in mutande sulla poltrona con la spalliera reclinabile modello Dakota76 fabbricata in Vietnam con un nome americano per un azienda italiana che vende i suoi prodotti solo online. 

La fredda tecnologia.

Puoi comprare quello che vuoi con un clic.

Puoi pagare per vedere torturare, violentare e uccidere bambini. Puoi comprare caramelle e cioccolatini con la tua foto, mutande e calzini, consulti magici, salumi e formaggi, e se hai le competenze anche droga e armi: ogni tuo desiderio. 

Un mondo dove ognuno può esprimere la sua minchiata, dove milioni di utenti che non hanno mai aperto un libro teorizzano di formule matematiche che non hanno senso e poi convincono con il loro folle ragionamento altri utenti e poi queste stesse persone iniziano a riunirsi nella vita reale e a parlare sempre dello stesso argomento e poi formano un partito politico così una notte ti ritrovi a un incrocio, in una strada desolata, e il rosso del semaforo ti dice di fermarti: un oggetto ti dice cosa devi fare.

La mia vita presente si basa sull'esperienza del mio passato. 

Quando devo decidere il mio cervello sceglie in base all'esperienza passata.

L’endorfine rilasciate ci convincono della scelta sicura.

Respiro, osservo l'orologio, su una linea retta il tempo si muove in avanti?

Mentre la madre terra fa nascere e morire con il suo tempo.

248 libri, più un numero imprecisato di fumetti, 700 tra cd e vinile, 15 film in dvd, tutta la saga di Ken il guerriero. 

Oggetti nella stanza.

Ci svegliamo la mattina con la voglia di comprare banalità per compensare l'ego.

Ho consumato abbastanza?

Così nascono i discorsi di retorica. 

Adesso vogliamo salvare il pianeta, ci facciamo domande " è giusto mangiare animali? è giusto inquinare di meno?", poi sento affermazioni "affondiamo i barconi" e "immigrati a morte". Una grande confusione sopra e sotto il cielo. 

"Tu credi nella vergine Maria? " chiedono con tono minaccioso. 

I pensieri si sono fatti carne, camminano tra di noi.

Una frase può cambiare il mondo, una vibrazione anche. 

Nell'aria vibrazioni contrastanti. 

Perché non suoniamo una sola e collettiva nota d'amore?

Perché anche l'amore è una parola soggettiva. 

Osservo sul vetro della finestra aperta il riflesso del mondo, e ti penso mentre stai leggendo un racconto, scritto da un tizio seduto su una poltrona Dakota76, in mutande, che fuma erba e mangia cioccolatini con la sua foto mentre ti chiedi "perché sto pensando al rinoceronte? "


Nota dopo la fine del racconto:

Il rinoceronte ci può ricordare che dobbiamo essere grati per tutto ciò che ci circonda e per tutte le piccole e numerose cose che accadono giorno dopo giorno nella vita. In relazione all'intimo legame del rinoceronte con la terra, possiamo intravedere che questa creatura si relaziona alla sicurezza e alla connessione con la natura. Quando ci sentiamo insicuri, nervosi o disconnessi, dobbiamo ricordarci di questo animale che ci da dei messaggi così importanti.

giovedì 10 settembre 2020

LA MORTE A 10 PASSI

  

Penso a te che sei ancora nel mondo dei sogni, rapita da Morfeo. Osservo il tuo corpo, i tuoi capelli. Cerco di prendere il ritmo del tuo respiro per diventare un'unica anima. Bacio il tuo interno coscia e già che ci sono inizio un cunnilingus, e dopo 10 minuti inizi a squirtare. Ho il viso tutto bagnato. Ti svegli soddisfatta e mi dici "caffè?"; "no, una birra grazie". Resto sdraiato sul letto col cazzo dritto.

Dal cassetto del comodino prendo un metro da sarta e misuro il mio cazzo di 19.1 centimetri. Sento chiudere la porta di casa: è andata via, ho le palle gonfie... le devo svuotare. Chiudo gli occhi, do un paio di colpi veloci, schizzo forte; rimango fermo sul letto, con un senso di vuoto e l'erezione che pian piano scompare, e la mia pelle è come carta abrasiva; puzzo di alcool e sudore. Faccio una doccia per lavare via i giorni passati. 

Mi vesto, apro una birra e sono già in strada. Una foglia mi cade addosso. Siamo su una palla rotante in uno spazio infinito; un punto blu nella vastità dell'universo.  Il netturbino raccoglie l'immondizia con sguardo schifato. Ho la testa pesante e il corpo flaccido, una foglia di menta e un fiore di marijuana: posso fare una canna mojito.

Odore di carne sul fuoco.

Carcassa di cane investito.

Musica commerciale.

Senso di disgusto totale.

Sto al sole a non fare un cazzo come un rettile. Le mie funzioni vitali sono ridotte al minimo. Meno male che il respiro è autonomo, solo che ogni volta che ci penso lo devo gestire io. Faccio un tiro alla canna , finisco la birra, penso alle partite di oggi. 

Puzza di fogna. Un pallone bucato sul ciglio della strada.  Questi alberi faranno compagnia ad altri esseri dopo di me: li voglio abbattere per invidia. 

Per ore non succede niente. Viaggio con la mente, cammino e respiro, e nulla più. 

Sono le 10 del mattino. Mangio un panino con il salame piccante, bevo una ceres da 10°, per stonarmi ancora di più. Rutto, e un tanfo di animale morto esce dalla mia bocca. Passa una donna con l'aria sconvolta... probabilmente in cerca di droga. Metto le cuffie e ascolto un po' di musica violenta. Stranamente l'ansia non mi assale; forse sta preparando un assalto per i momenti felici. Ho gli occhi mosci e anche il cazzo, e le mie ascelle grondano sudore. Penso che la morte non esiste. Siamo solo entità di luce e ci muoviamo in questo spazio tempo in un vestito che chiamiamo corpo.

Di colpo è sera. 

Sono in campagna e la luna piena è come un grosso faro che illumina il mio cammino. Vedo un fuoco. Indosso una tunica nera con un cappuccio, non so neanche il motivo. Sento il rumore delle civette e dei rospi. Mi avvicino sempre di più al fuoco; vedo delle persone con delle tuniche nere, al mio arrivo si inginocchiano e dicono in coro "maestro ": sono il capo di una setta esoterica? Come ho fatto a dimenticarlo? Loro sono ancora in ginocchio. Pentacolo disegnato con pietre. 20 persone inginocchiate hanno indòsso  tuniche nere e un cappuccio, mi fissano e mi dicono "maestro noi siamo pronti". Faccio un cenno con la mano. Loro si alzano, mi portano una canna e un bicchiere di vino. Noto che tutti hanno il bicchiere. Dalla mia bocca escono frasi che non riesco a controllare " sorelle e fratelli brindiamo alla grande Dea che illumina il nostro cammino; beviamo il nostro vino con un solo sorso". Il vino va giù nelle nostre gole; brucia un po' perché è veramente forte, credo sia l'alto grado. Accendo la canna, faccio tre tiri e la passo alla mia destra: " Maestro tocca a te fumarla tutta ". Non mi sembra vero! Loro intonano un canto "questa è la morte a 10 passi, il guerriero di luce troverà la strada". Sto fumando ma non sembra né hashis né marijuana; cado lentamente all'indietro; non percepisco più il mio corpo.

Mi sveglio nel mio letto. 

Tocco il mio corpo per capire se sto sognando. Tocco la mia faccia, le mie mani, i miei piedi … no, meglio evitare.  Non sono morto! Come sono finito nel mio letto? Ho la barba lunga e i capelli rasati. Ho un taglio sulla testa che sembra sanguinare ancora. Che ore sono? che giorno è? per quanto ho dormito? Non riesco ad alzarmi perché la testa gira velocemente, e lo stomaco brucia come la mia gola. 

Chiudo gli occhi, e ti penso, e nulla più. 





LA POLO ROSA



C 'è questo tizio che sta raccontando che quando finisce di pisciare non se lo sgrulla , ma prende la carta igienica e se lo asciuga. Indossa una polo rosa, bracciali e anelli d’oro, pantaloni bianchi e scarpe bianche; ha capelli lunghi tirati dietro con quantità industriali di gel e tenuti insieme da una coda di cavallo; tiene in pugno con i suoi discorsi due ragazze che lo guardano estasiate mentre bevono cocktails luminosi. 

Sto con la fronte appoggiata al bancone, non riesco ad alzare la testa. Ho bevuto un whisky e poi una birra velocemente per cinque volte di seguito. 

Il locale è pieno, in pochi notano il mio stato: proprio oggi che ho fatto la doccia e la barba. Volevo socializzare ma purtroppo sono andato a sbattere contro un muro di alcool. 

Tra 10 minuti mi riprendo, almeno spero. 

Un ubriaco viene al bancone urlando " dammi un B52 amico!" Il barista violando la regola morale dei somministratori di bevande alcoliche gli dice "20 euro". L’ubriaco prende 50 euro dalla tasca, li mette sul bancone e dice " fanne due , uno per me e uno per questo qui con la fronte sul bancone; il resto è tuo". 

Chi cazzo sei ? Perché mi offri da bere? 

Gli mando questo messaggio mentalmente sperando che recepisca , ma non accade. 

L’ubriaco mette anche lui la fronte sul bancone ed inizia ad urlare frasi del tipo " dai alzati, ce la puoi fare". 

Il barista mette i cocktails sul tavolo, accende il fuoco nei bicchieri, lascia bruciare un po' e lo spegne. 

Stacchiamo la fronte nello stesso istante e tutto d’un fiato beviamo i B52. 

Gli dico " adesso va meglio, ora devo andare a pisciare. Sai… questo tipo con la polo rosa dopo che ha pisciato non se lo sgrulla come noi, lui se lo pulisce con la carta igienica ". 

Lui inizia a ridere forte con una risata contagiosa. Siamo sdraiati sul pavimento del locale a ridere da ubriachi quali siamo. 

Ci prendono di peso e ci buttano fuori. 

Smettiamo di ridere, prendiamo coscienza della situazione. 

Osserviamo la fila di persone che aspetta di entrare. 

Io grido " non entrate in quel posto se volete divertirvi, perché se ridete vi buttano fuori". 

Gli faccio un cenno lui mi segue. 

Camminiamo vistosamente ubriachi. 

Arriviamo davanti a una fontana, l’acqua che scorre ha un suono melodioso. 

Iniziamo a lavarci la faccia, la testa, la beviamo. Mi sto riprendendo, lo guardo e farfuglio " come stai? Va meglio adesso? " 

Lui risponde facendo ok con le dita. 

Accendo una canna, faccio tre tiri e gliela passo; vado via. Lui resta fermo a guardarmi mentre mi allontano. Mi volto per vedere cosa fa e nello stesso istante si volta anche lui e va per la sua strada fumando erba nel cuore della notte. 

La via che percorro è illuminata. Non c’e nessuno per strada. Per arrivare a casa devo fare un kilometro e mezzo. Un gatto nero mi attraversa la strada da sinistra verso destra: un chiaro segno di fortuna. Accendo una canna, mi fermo ad osservare le stelle. Osservo le finestre dei palazzi, si intravedono le luci di alcune tv accese: sono le due di sabato notte oppure le due di domenica mattina? Questo dubbio mi accompagna per un po'. Qualche pipistrello caccia vicino ai lampioni pieni d’insetti attratti dalla luce. 

Apro la porta di casa, puzza di marcio: ho dimenticato di portare fuori la spazzatura; apro la finestra e prometto a me stesso di buttarla via domani. 

Mi siedo sul divano, faccio gli ultimi due tiri di canna per finirla, mi spoglio, rimangono nudo. 

Non ho nessuna voglia. 

Non posso dormire, ma nemmeno stare sveglio: sono nel limbo dei tossici. 

Preparo una tisana alla malva, la faccio raffreddare, ma non la bevo, ha un brutto odore. 

Inizio a vagare per la casa, avanti a sinistra, indietro a destra, per circa 20 minuti. 

Bevo la tisana di malva, ha un buon sapore. 

Ho un gonfiore sulle labbra. Guardo la mia bocca allo specchio, sembra un taglio, oppure è una bruciatura? 

Prendo il rum dal frigo, il mio corpo arriva lentamente sul divano, spingo play sul telecomando dello stereo, do qualche sorso alla bottiglia. Penso che è stata una bella serata, migliore di tante altre. 





BRIGATA 20 LUGLIO



“Arriva la luna nuova tu cosa chiederai?

E quando non la vedi più ti chiedi dove è andata?”


Sono sulla sdraio a bordo piscina a casa di Sandro e un tizio sulla sdraio accanto mi guarda mentre recita questa specie di poesia.


Siamo una trentina di persone, tutti in costume da bagno, nell’aria la musica di Manu Chao, età media 40 anni.


La maggior parte sono poeti, gente reduce da quel grande flusso del G8 di Genova. Sandro è un poeta famoso.


I tavoli sono pieni di cocktails e birre, io ho fumato un grammo di erba magica e sono in una dimensione caraibica: forse sarà la musica.


Sto molto bene, rispondo agli sguardi con sorrisi e gesti con le mani.


Non parlo, osservo le nuvole, e un gioco di ombre fa comparire su un albero una specie di volto; io credo di vedere questo, ma sono sotto effetto quindi tengo questi pensieri nel mio archivio cerebrale.


Il cielo sembra oscurarsi, una leggera brezza aumenta di intensità.


“Arriva la luna nuova tu cosa chiederai?

E quando non la vedi più ti chiedi dove è andata? “.


Un’altra volta questa stupida poesia.


Quella grande onda rivoluzionaria si è andata a infrangere contro la montagna e poi si è ritirata, portandosi dietro tutta la rabbia e la voglia di cambiare.


In questa ricorrenza del 20 luglio che festeggiamo ogni anno osservo gli altri vecchi rivoluzionari, adesso sono diventati un impiegato dal colletto bianco, un imprenditore, un operaio, un avvocato, un poeta, una cantante, una madre: pezzi singoli che muovono il sistema.


Se quel giorno salivi sulla montagna e avevi gli occhi giusti potevi vedere il segnale dove l’onda è andata a sbattere.


Ancora non ho rasato la barba, la temperatura si abbassa bruscamente, il vento soffia più forte.


Poi di colpo tutto si ferma, entra in scena nuovamente il sole, prepotente si prende il palco.


Come cazzo fa Sandro ad avere questa casa scrivendo poesie?


Faccio un tuffo in piscina, schizzo tutti quelli che sono in acqua e forse anche qualcuno fuori. Urlo ” alla salute!” Tutti rispondono in coro “alla tua”, non mi guardano più.


Il termometro dell’acqua segna 28°.


“Arriva la luna nuova tu cosa chiederai?

E quando non la vedi più ti chiedi dove è andata? “


Di nuovo questa stupida poesia, ma in realtà mi accorgo che alcuni partecipanti alla festa mi dicono queste parole all’orecchio; nessuno dice queste parole a voce alta, sono loro che mi sussurrano nelle orecchie.


L’erba è troppo buona, introspettiva e allucinatoria.


Frasi sussurrate.


Occhi rossi.


Sono passati 19 anni e ti penso ancora.


Il G8, Bin Laden, la guerra al terrorismo.


La mia non è tristezza, ma nostalgia del tempo passato.


Quel momento di ribellione collettiva, di sogni , di rabbia, di speranza… e poi di morte.


“Arriva la luna nuova tu cosa chiederai?

E quando non la vedi più ti chiedi dove è andata? “


Dopo circa 2 ore arriva la fase down dell’erba; è come svegliarsi al mattino per andare a lavorare.


Un senso di vuoto e caduta.


Prendo un cocktail alla mela verde, kiwi e doppio gin.


“Arriva la luna nuova tu cosa chiederai?

E quando non la vedi più ti chiedi dove è andata? “


Io chiedo di tornare indietro nel tempo per poterti abbracciare ancora una volta.


Ritorno sulla sdraio, prendo il telefono, ho un nuovo messaggio su Whatsapp, lo apro: “…il sole è suo padre, la luna è sua madre….separerai la terra dal fuoco….con questo mezzo avrai la gloria di tutto il mondo e per mezzo di ciò l’oscurità fuggirà da te…così è stato creato il mondo. ”


Mittente brigata 20 luglio colonna luna nuova.


Cancello veloce come uno schizzo involontario, notturno.


Rispondo ” le bugie vanno e vengono, mentono e entrano nell’oscurità.


La tristezza è colpa della menzogna.


Solo la verità salva.”


Premo il tasto invio.


Bevo altri 2 cocktail.


Fisso il sole .


Ho brividi di freddo.


Una nuvola si sposta lentamente.


Percepisco il volto della Dea nella mia mente.


Scrivo alcuni pensieri su un foglio


“Uno sbaglio, uno scoglio, una stupida bugia. Poi un colpo e vado via…vado via”.


Do fuoco al foglio e lo spengo con le dita; brucio i miei pensieri, mentre osservo la cenere che cade a rallentatore.


Il tempo scorre lentamente.


La sensazione sale dalle dita dei piedi e va veloce nello stomaco, poi lentamente fino al cervello, la sento in tutto il corpo,


È arrivata la PAURA!




WUNJO-CAPOVOLTA

 



L'ascensore è rotto.
Devo farmi sei piani a piedi.
Vorrei svenire adesso.
Lucia mi aspetta nel suo studio.
È una psicoterapeuta, ha 50 anni non è sposata.
Vuole lette le rune.
Primo piano odore di broccoli.
Secondo piano odore di broccoli.
Terzo piano puzza stile putrefazione di qualcosa di indefinito.
Quarto piano devo smettere di fumare.
Quinto piano devo eliminare il grasso.
Sesto piano cazzo ho dimenticato le rune!
Per un attimo ho un principio di infarto.
Controllo la tasca, le sento sono qui.
Lucia apre la porta, sguardo preoccupato.
È vestita di grigio, devo dire un vestito niente male.
Ci siamo conosciuti quando mi hanno trovato l'erba, affidato ai servizi sociali.
Mi ha chiesto "come mai fumi erba? Che problemi hai?".
Io ho detto che fumo, perché per leggere le rune bisogna entrare in contatto con l'altro mondo, l'erba è ottima per questo scopo.
Da quel momento è diventa mia cliente.
Ci sediamo.
Mi preparo una canna, l'accendo e gli dico di raccontarmi il sogno.
"Ero nuda dentro una stanza bianca. Ero sola,ma sentivo come una presenza che non vedevo. Sembrava sempre dietro di me. Mi giravo ma non riuscivo a vederla.
Poi mi sono messa con le spalle a terra.
Il pavimento è diventato uno scacchiera con i quadrati rossi e bianchi.
Sono caduta e mentre cadevo, percepivo l'aria.
Ho smesso di avere paura, mi sono fermata a mezz'aria e ho aperto gli occhi ".
Mi guarda come per avere una risposta.
Io non dico niente, prendo il sacchetto delle rune, bevo il caffè do un tiro forte per finire la canna.
Faccio fare tre giri al sacchetto, poi dico a Lucia di fare una domanda nella sua testa,
Lei chiude gli occhi e con la mano destra cerca nel sacchetto.
Questo è il momento magico.
La mia connessione con l'inconscio universale fa da tramite al suo.
Estrae wunjo capovolta.
Sfortunata, tristezza, debole volontà, squilibrio.
L'estrazione di wunjo capovolta, indica che ci stiamo rifiutando di affrontare la sofferenza. Travestendoci da Peter Pan e nascondendoci nell'isola che non c'è.
Dopo il sogno che ha fatto e questa runa le chiedo cosa ha chiesto.
"Se troverò l'amore" mi risponde.
Resto fermo. Cerco di non far trasparire nessuna emozione, nessuna empatia.
Uccido le emozioni, fermo il tempo.
"Non troverai mai l'amore, se hai la paura nel tuo cuore, devi liberarti, devi crederci tu per prima nell'amore."
Mi da 50 euro, mi accompagna alla porta e mi ringrazia.
La puzza di ignoto in putrefazione ha raggiunto il sesto piano.
Scendo di corsa, saltando gli ultimi tre gradini di ogni piano. Felice come un sedicenne che riceve il suo primo pompino, come un bambino che va a giocare a pallone.
L'uscita è l'impatto con l'aria fresca mi mandano un po' in coma.
L'effetto dell'erba è al suo apice.
Sudo freddo.
Sono le 10 del mattino, ci vuole una birra.
Cammino a testa alta con la sicurezza del leone nella foresta in cerca di prede.
Neri, asiatici, est europei, tutti nella piazza principale a scroccare il Wi-Fi gratuito.
Una babele di suoni , sono tutti con le birre in mano, ogni tanto vanno oltre e si danno qualche coltellata per passarsi il tempo e la sbornia.
Il bar sport alle 10 di sabato mattina è pieno di teorici del calcio.
Io prendo una faxe da 10° ghiacciata,perfetta.
Ho la testa leggera.
Parole nella mente fanno quello che vogliono, vogliono ciò a cui non posso credere.
Siamo nudi davanti lo specchio,
Riflettiamo incomprensioni.
Scuse romantiche.
Frasi di rispetto.
Ma io non resisto
e chiedo se mi ami?
Penso che dovrei fare come gli scrittori americani che scrivono solo di mattina.
Svegliarmi presto, iniziare a scrivere,
Ma se poi il foglio resta bianco?
Mi sono svegliato presto per niente.
Ti stringo forte restiamo immobili.
Finisco la birra leggo il foglio delle partite punto i 50 euro. Un altro giorno di sogni .
Un altro giorno di stordimento.

IL CINESE ROSSO

 Preferisco la noia improduttiva al caos che regna dentro me.


Sono in uno squallido bar di periferia.

Prendo solo birre perché tutto il resto mi provoca senso di disgusto.

Il barista ha tatuato sul polso destro un pentacolo nero su sfondo blu e le fasi della luna. Mi apre una birra e me la porge con nessuna emozione sul viso.

Il locale è pieno di volti che é meglio non incontrare in vicoli bui.

Volti devastati da anni di droghe, di abusi di alcool e di violenza.

Alcuni giocano al lotto con lo sguardo fisso sullo schermo e la birra in mano. Qualcuno ha gli abiti da muratore. Un tizio con la faccia da ritardato porta birre a dei tipi loschi che bevono seduti in macchina.

C'è una donna alta un metro e cinquanta con circa 80 chili di grasso in più che cerca di abbordare cazzi da scopare.

Un via vai di persone che compra sigarette e cartine lunghe.

In una sala al buio un tizio gioca alla slot machine , guardando tutti quelli che entrano; se gli fanno un cenno lui gli passa delle cose nelle mani e loro gli danno dei soldi con un’espressione felice.

Nelle canzoni si tamburella con le dita sul bancone, nella vita reale comprare droga è molto più semplice.

Ho un buco allo stomaco, ordino un’altra birra, esco fuori a fumare una sigaretta.

Finisco la birra, finisco la sigaretta, ho finito anche i soldi.

Un branco di cani randagi segue una cagna in calore, ogni tanto si azzannano per conquistare il diritto di accoppiamento.

Passa un gruppo di ciclisti; ogni volta che li vedo immagino un camion che li prende in pieno, con tanto sangue e urla di disperazione, invece non succede, quelli pedalano allegramente occupando un’intera corsia mentre le macchine dietro sono guidate da sguardi e pensieri pieni di odio.

C'è caldo , umidità, qui soffia il vento d'Africa. Cammino per le vie della città in uno stato piacevolmente alcolico. Odori di cibo, voci di persone, scarichi di auto invadono l'aria.

Ho la barba di un mese, occhiali scuri , canottiera e infradito. Oggi ci sono 38 gradi all'ombra, bere birra alle 9 del mattino non è stata una grande idea.

Ho letto che se uno si mantiene in forma le droghe fanno più effetto. Io sono alto 1.80 peso quasi 100 chili, dopo 300 metri ho il fiatone, però le droghe fanno effetto su di me.

Vorrei andare a casa a fumare l'erba che ho in tasca e guardare una serie su Netflix. Penso che odio gli scrittori, sono degli egoisti che si credono migliori di tutti.

Osservo le unghie dei miei piedi che fuoriescono dall’infradito, sono lunghe e scure. Ho quasi una prima di seno: mangiare, scopare, fumare e poi non fare un cazzo.

Ho voglia di farmi la barba , una doccia, iniziare ad allenarmi.

Sono la prova vivente della teoria dell’eterno ritorno di Nietzsche: inizio sempre a bere , drogarmi e scommettere in un loop infinito.

Senza capirlo sono davanti la porta di Sofia, suono il citofono, il portone si apre; per mia fortuna abita al piano terra. La porta è aperta, entro in casa, non la vedo, vado in cucina, apro il frigo: yogurt integrale, succhi di frutta senza zucchero, pomodori, acqua e birra.

Apro la terza birra della giornata.

Oggi proviamo un mazzo di carte di mia invenzione.

Sono sei carte, 3 rosse e 3 nere.

Carte rosse :

L'assassino,

Il cinese,

Il drogato.

Carte nere:

Il vuoto,

La morte,

L'amore perduto.

Servono per leggere l'inconscio nero.

Sofia fa il suo ingresso nella stanza con indosso un bikini giallo, bionda con gli occhi verdi e la pelle abbronzata.

Mi da un bacio sulla guancia e mi dice "ti aspettavo più tardi ma va bene ugualmente ".

Io accendo la canna di erba, lei accende degli incensi, ci sediamo per terra. Lei chiude gli occhi e inizia a respirare profondamente. Io fumo e la guardo. Dopo 20 minuti dispongo le carte,

dico la formula magica. Lei apre gli occhi, fa la domanda mentale e sceglie una carta.

Ha estratto il cinese rosso.

Significato:

pace,

serenità,

vittoria,

senso di consapevolezza della propria forza,

risposte positive,

sogno lucido.



Sofia si alza e dice "questi sono i 300 euro, la strada per uscire la sai".

Mentre va via le guardo il culo immaginando il mio cazzo lì in mezzo.

Sono di nuovo in strada.

Ho la salivazione azzerata, mi tremano le gambe, respiro lentamente per mantenere la concentrazione; cerco di fare finta che questa stupida droga non fa effetto.

Faccio un passo alla volta, ci metto un po' a raggiungere un’andatura decente.

Riesco ad arrivare a casa, cado sul divano come un corpo senza vita, immagino scenari e volti lontani.


Terrorismo poetico

 Io quando fumo troppo vado in un angolo buio della mia mente, sono le 8 del mattino, una canna dopo il caffè, amo pensare a piani per dominare il mondo.


"I media ci spingono a celebrare momenti della nostra vita con il consumismo " così parla il Profeta con tutta la sua saggezza!

"Ti invito invece a raduni tribali in mezzo al bosco, con la conclave anarchica, la comune gay, gli hippy, la Dea Madre, il popolo libero della foresta ". Così parla il Profeta con tutta la sua saggezza!

Ho la gola secca, strane visioni e suoni questa mattina.

"Io ti dico che Dio è morto, ed è rimasta solo la Dea, la cultura è la nostra natura, posso rinnovare il tuo spazio, aprire la tua mente". Così parla il Profeta con tutta la sua saggezza!

Sono già le 10 e 10 del mattino, ho un sapore amaro in bocca, apro una birra , il liquido freddo risveglia la mia gola.

"Io ti dico di stare in movimento, di vivere intensamente, un passo alla volta scalerai la montagna ". Così parla il Profeta con tutta la sua saggezza!

Penso :che cosa pensa la mia mente?
Forse alla canzone che fa "na na na ", oppure al sogno di questa notte, rifletto su i miei inspiegabili pensieri, mentre apro un altra birra.

"Perché ti preoccupi di un "potere" che ha perso ogni significato ed è divenuto pura simulazione?". Così parla il Profeta con tutta la sua saggezza!

In TV c'è un film senza una vera morale, solo rutti , scorregie , battute sessuali forse sessiste.
L'effetto dell erba arriva prepotente tra risate e paranoia.
Raffaele in ginocchio vomita vicino al divano.


"Terrorismo poetico questo è il tuo vero desiderio ". Così parla il Profeta mentre spegne una canna nel caffè, mi fissa , la sua faccia mi ricorda Osho, solo che il Profeta ha la barba più scura, per il resto sono uguali. Il Principe sta leccando la fica a una che non conosco, il vomito di Raffaele gli arriva addosso, ma lui non si accorge di nulla, è troppo preso dal momento, qualcuno dorme sul tavolo, corpi stanchi nella stanza.

"Capisci cosa voglio dire? ", il Profeta fuma, parla , cerca la mia approvazione.
Da 2 ore sono sveglio, bevo birra , fumo erba, lo ascolto per un po', poi torno nell' angolo buio della mia mente, dove sono in pace con il mio spirito.

"Abolizione dello "stile di vita" preconfezionato, no al consumo di carne, di birra , dolci".
Così parla il Profeta mentre mangia dei cereali con del whisky al posto del latte perché segue una dieta vegana. Questo qui mi vuole levare la birra, la cioccolata, forse il sesso.
Un urlo orgasmico invade la stanza, la donna senza nome viene sulla faccia del Principe che si sposta è scivola sul vomito, i corpi nella stanza riprendono vita, il Principe urla di dolore sul pavimento, Raffaele lo guarda è spara un altra scarica di vomito. Il Profeta mangia i cereali al whisky , non ride della scena, è freddo come un rettile.


" Compagne ! Compagni!
Le nostre menti bruciano,
Mentre le nostre parole sono rosse,
Ognuno di noi deve trovare la ribellione nel proprio cuore".
Così parlo io con tutta la mia saggezza!
Un attimo di silenzio nella stanza, il Profeta smette di mangiare , punta un dito verso di me " per questo tu sei il maestro " dice con ancora la bocca mezzapiena di cereali.
Ridiamo tutti, la stanza prende vita, caffè, cappuccini, birra , whisky, canne, risate e gioia.

Amo pensare a piani per dominare il mondo quando sono felice, quando invece sono triste mi muovo nella società come un invisibile.
Quando fumo troppo per combattere la paranoia vado in un angolo buio della mia mente per non esistere in questo spazio tempo. 




Uccido-i-nazisti

 Mi sveglio presto, sono le 6:30 di domenica mattina,la polizia in America ha ucciso un uomo,la città è in fiamme ,rivolta per le strade, tutti parlano di questo avvenimento. Io sento la puzza dei miei piedi, uno schifo tremendo, la merda puzza anche se è la mia. 


Ho visto un documentario dove spiegavano che essere invisibili vivono sul nostro corpo.





Ho sognato di pisciare, per questo mi sono dovuto alzare.



Ho un'erezione che mi protegge dal pisciarmi addosso. Sono sveglio da mezz'ora e ho voglia di stordirmi, ma devo resistere così bevo caffè e acqua ghiacciata. Vedo la polizia in assetto da guerra, hanno ucciso per l'ennesima volta. Il popolo è in strada, si prende manganellate, proiettili di gomma,TV al plasma e scatole di LEGO. Io sono dall'altra parte del mondo con la consapevolezza che la vita sta accadendo altrove, vivo un ritmo diverso.





Devo lavarmi i piedi,in base alla posizione che assumo il tanfo sale dritto alle narici. Ho sempre quel cazzo di stomaco in subbuglio, sembra che bolle. Ieri sera sono andato a purificare una casa con lo smudge.





Probabilmente quel vino che mi hanno offerto non era ottimo. La signora mi ha detto" Signor mago prenda questo vino l'abbiamo fatto noi". Signor mago! Ma che cazzo dice! Ma non ho detto niente. Dopo anni di bombardamenti mediatici uno si convince che le cose fatte in casa sono le migliori, ma credo che non è così, cioè il mio stomaco non è d'accordo.





In America un poliziotto ha soffocato un uomo, l'ha soffocato con il ginocchio sul collo,





mentre l'arrestato diceva “non riesco a respirare”. Io non credo ci voglia la pena di morte, bisogna usare queste merde per la sperimentazione al posto degli animali. All'inizio non l'hanno nemmeno arrestato a quella merda di poliziotto, oggi dopo tre giorni di protesta si.

Ma la città brucia ancora.

Io sono sveglio da due ore con lo stomaco in subbuglio, non ho mal di testa, forse perché il vino era davvero buono, non riesco a respirare è lo slogan della protesta. Purificare casa mi ha fatto guadagnare €200. Sono nel 9 e 30, apro una birra, sono al parco.





Signore ben vestite portano a spasso il cane.

Devo raccogliere della salvia e dell'alloro per lo smudge.

La dea guida la mia anima, mi indica il cammino. “Forse dovevi evitare di bere la mattina”, ma è troppo bello bere birra alle 9:30 . L'aria che si respira è

buona, insetti volano vicino a me .

Ho una t-shirt dei Milizia H-C per proteggermi da sguardi malefici.

Una vespa mi rompe il cazzo, sto pensando di ucciderla .

Sono seduto su una panchina sotto un albero di carrubo a scrivere:

non potevo giocare a calcetto come fanno tutti ?

Invece sono stato scelto dalla dea.





Molti direbbero che è una fortuna, altri che sono pazzo.

Foglie spazzate agli angoli della strada, bambini che inseguono farfalle, io che scrivo sul quaderno, spacciatori che vendono stati alterati di coscienza, un gatto mi si avvicina in cerca di cibo, una brezza leggera mi sfiora, do un altro sorso alla birra. Qual è la mia condanna? Guardo i fiori ma non ricordo il nome, anche se lo so.

Ci penso intensamente, ma non ricordo,un bambino cade e chiama la sua mamma, come quell'uomo mentre veniva ammazzato dalla polizia . La mamma è l'amore, solo che ogni tanto ti becchi quella bastarda e ti senti in colpa. L'alcol fa effetto, gli operai guardano le gambe delle signore che portano i cani a passeggio, li sento bisbigliare di allusioni sessuali, si sta alzando il vento, do un sorso alla birra. Ho fame, forse no, un brivido, un'emozione sfiora il mio corpo. Sono sveglio da 4 ore, una colomba si ferma sull'albero dove sono seduto, ci manca solo che mi caghi addosso . Mi siedo su un'altra panchina, questa volta al sole, il gatto mi segue. Come cazzo si chiamano questi fiori ? Oleandri! Un'illuminazione. Faccio un rutto, tutti i presenti si voltano e iniziano a parlare con sguardi accusatori verso di me. Il gatto prende il sole, io bevo la mia birra, gli spacciatori vendono, le signore fanno passeggiare i cani, i bambini giocano, un uomo non riesce a respirare per colpa della polizia; così va il mondo, bella merda!





Ero il capo di un gruppo di estremisti di sinistra, ora sono uno scrittore alcolizzato.

Volevamo cambiare il mondo, poi l'illuminazione, la visione della dea .

Uccido insetti nel parco, brindo sempre alla rivoluzione. Sono le 10 di domenica mattina, mi sento un po' ubriaco,ho €200 . Compro € 20 d'erba , la transazione è veloce, ormai mi conoscono, faccio un cenno ed è fatta . Il gatto non mi abbandona. In America, come in tutto il mondo la polizia uccide,

mentre io vado a uccidere i nazisti a Call of Duty.




mercoledì 9 settembre 2020

L'amore vero ritorna


 Vorrei inondare il tuo corpo con la mia passione.


Penso questo mentre sto per raggiungere l'orgasmo.



Lo tiro fuori un attimo prima di godere e schizzo forte il mio seme color alabastro sul suo corpo abbronzato.



Poi ci guardiamo negli occhi.

Con la carta igienica puliamo i liquidi sul nostro corpo.



La penombra crea giochi di luce, li osserviamo mentre siamo distesi sul letto; i nostri occhi si incontrano, ci guardiamo profondamente , ridiamo euforici , innamorati.

Non sono forse l'uomo più felice del mondo?

Ho un'altra mente che mi ama.

Qualcosa al di là del corpo.



D'improvviso mi trovo seduto a bere birra al Bar Sport. Stiamo parlando di sesso con il Principe che ipnotizza i presenti con i suoi racconti (tranne me ovviamente), dà un sorso di birra e continua " lo voleva messo solo nel culo, gli piaceva solo quello, poi con un cazzo di gomma se lo stantuffava nella fica, poi urlava: come inside, now!now! ovviamente glielo sparavo dentro, poi lo uscivo piano ,lei con una scoreggia faceva uscire tutto il liquido caffelatte"; conclude il suo discorso, a parer suo un saggio sul sesso da una notte .





Il principe è uno scrittore famoso, i suoi libri sono tradotti in 5 lingue. Scrive cose sull'amore romantico. Il suo romanzo più famoso si chiama " l'amore vero ritorna", cioè la storia di una che si scopa un tot di uomini per capire che amava lo sfigato di turno, poi vissero felici e contenti, fine.

Il principe ha 50 anni , palestrato, beve come una spugna, si volta verso di me " allora ***** come va con i tuoi racconti?",

io "bene ",che coglione, vuole fare il bullo con me ma non gli do spazio,

" lo sai, io bevo fumo e scrivo di me stesso, mica come te che parli di amore romantico per poi sbattersi le fans e raccontarlo qui a noi ".

Il Principe non mi risponde e continua con i suoi monologhi offrendo da bere a tutti. Fa sempre così: viene qui una volta ogni due mesi, racconta le sue avventure e ci fa ubriacare gratis. Credo che lo faccia per essere ancora accettato , come per dire "sono ancora un bastardo del sud".





"Insomma questa qui diceva che per scopare voleva il preservativo ma non ne avevo, così mi abbassa i pantaloni e lo prende in bocca con esperienza, cioè non fa diventare la bocca una figa come fanno la maggior parte, ma lo lecca tutto piano piano, poi lo infila in bocca, poi da colpi di lingua sulla punta e fa un giro su tutto il mio cazzo. Io dopo due minuti sto per venire e per gentilezza gli dico che sto per skizzare, le mie dice: sparamelo in bocca; non mi trattengo e ingoia tutto".

Questi sono i discorsi dello scrittore romantico. Vado al bancone, ordino 4 birre grandi, chiuse, che infilo nello zaino, e una bottiglia di whisky: tanto paga il coglione.



Ancora una volta solo per strada, ancora una volta ubriaco. Agosto, le 10 di sera, 30 gradi che sembrano 40, la mente che non risponde, il corpo che va per i fatti suoi.

Vomito!

ancora e ancora.

L'acido sale dallo stomaco, per un po' rimane in gola.

Vomito per la strade buie della città che dorme.

Vomito perché il mio corpo si è arreso.



Adesso sto meglio perché sento una strana puzza di merda che mi sveglia dal torpore. La sento molto vicina, appoggio una mano sul muro per controllare la suola. Ho pestato una cacca di cane marrone ,molle, acida e puzzolente. Osservo la merda sulla suola delle infradito, un po' di merda è andata sul piede. Butto le infradito. Apro bottiglie di birra per lavarmi, per togliere quella puzza di merda. Adesso sono scalzo , tutto il mio corpo profuma di birra. A piedi nudi cammino per la città. Alcuni cani cercano cibo tra i rifiuti, si spaventano al mio arrivo, abbaiano verso di me e scappano via, liberi nella notte, .



Mi sdraio su una panchina, sorseggio il whisky: dove sei? Ti vorrei qui vicino a me, a guardare questa luna calante, a ridere delle mie battute stupide; qui, a dividerci l'alcool, a unire la mente.



Ancora un po' di whisky nel mio corpo.

Ancora una volta ubriaco sulla panchina, mentre il Principe scrive racconti d'amore e racconta di sesso spinto, ubriaco al bar in cerca di vera approvazione.

Io chiudo gli occhi e so di amarti più dell'amore stesso.

Io vorrei avere due vite per potertele dedicare.

Ancora una volta.......

............................ altro whisky ,

.......................................... altro amore,

..............................................................altre storie.