Le schizzo in faccia effetto Topexan…
Ed ecco che arrivano i 15 secondi post orgasmo dove
la guardo e penso che fa un po’ schifo.
Lei è in estasi, mi guarda in cerca di coccole.
“Vado a pisciare” le dico per evitare abbracci e baci.
Si mette a faccia in giù per non fare vedere quanto
è incazzata.
Ma adesso arriva il momento più bello, si riveste,
va via sbattendo la porta, io proprio non capisco perché deve sempre cercare il
sentimento, cioè hai avuto 3 orgasmi dopo un po’ voglio venire anche io, cazzo
sembra di stare a fare meccanica, poi vuole le coccole per eliminare i sensi di
colpa.
Curo la mia anima apro una birra accendo una canna,
calmo e contento. Come un piccolo Krishna.
Scrivo queste cose per farvi incazzare, scrivo “sporco”
da far diventare rosse le blogger, uso un linguaggio da censura per questa
nuova dittatura, sono il sogno erotico della tua donna, sono quello che non
vanta imitazioni, sono l’eletto che muove il lessico vietato ai minori, sono l’elettrico,
non sono Lillo, chi sono io? Intanto sono cazzi miei!
“Notre
Dame de Paris
Luci
notturne
Svengo
sulla poltrona antracite,
Lisbona
Barcellona
…
Berlino…
Un
istinto cerca di farmi alzare per non collassare
Lo
seguo…
Cronaca
di un sognatore del tempo:
manipolano
la tua attenzione con ogni schermo a tua disposizione, ma cerca tra le righe la
soluzione,
verticale
e orizzontale
un
codice segreto
un
anagramma diagonale” (archivio digitale 2021)
Sono a casa di Leon Aka Peppèpistola, appena uscito
di prigione per le solite storie di rissa e spaccio, ha un mega impianto per
fare musica la sua grande passione e il Rap, sono avvolto in una nuvola di fumo
d’erba, la stanza è enorme, siamo circa 50, parte il beat.
Leon ha il microfono in mano fuma da un narghilè, poi
si mette serio e inizia:
“Adesso senti me,
mentre schiocco le dita come Thanos e la metà del
tuo mondo scompare
te ne creo io uno diverso
sono un perverso lo ammetto
non mi hanno ammesso al club del Rap
sono entrato nell’anonima teppisti
ho mangiato alla mensa tra botte e spinte
tra topi e scarafaggi, per un pasto con lo sputo di
un altro detenuto.
Ora sudo freddo
colpa dell’erba
della cattiva sorte
gioco a dama con la morte”
Qui siamo tutti in estasi, penso: wow che bomba, una
ragazza con i capelli biondi mi bacia poi mi prende per mano e mi porta in
mezzo a chi sta ballando, mi guarda negli occhi, io le metto una mano sui
fianchi accompagnando il ritmo, mentre Leon continua con le sue rime:
“Sono ignorante però con me bagni le mutande,
quando leggi i miei testi perversi
estroversi
racconto amore e strada in versi
aggiungo la magia
così diventi solo mia
come Gollum sono il tuo tesoro
il tuo Dio
il tuo signore oscuro
Lord Voldemort
il tuo tipo si sega sui piedi della Ferragni
fischia alle donne per strada
catcalling
call me now
che spruzzo sul tuo corpo
Chanell numero cinque.”
La canzone finisce tra applausi, il dj continua con
la sua selezione Reggae, io ballo ancora con la bionda misteriosa. “Leon è un
vero MC”, mi dice all’orecchio, mentre ho entrambe le braccia intorno ai suoi
fianchi, prende lei l’iniziativa e mi bacia con passione con la lingua che
controlla le mie tonsille, io seguo la sua voglia. Poi mi prende la mano mi
porta verso gli alcolici ma Leon mi chiama: “Hei quest’erba è una bomba, vieni
qua” stacco la mano dalla bionda e mi siedo con Leon a fumare, chi spaccia si
tiene sempre la roba migliore quest’erba è super!
Il mio cervello diventa insensibile agli impulsi
della realtà che mi circonda, scava nel profondo. Mentre campane suonano a
festa, io ricordo che non ti ho più vista alla festa, ci sto pensando solo
adesso, ma se il Maestro di Cerimonie chiama se non fumi con lui sei un…
oppure sei quella di questa mattina?