“Che
ti venga voglia di me” i CCCP invadono la stanza con Curami, una strana
sensazione nel mio corpo, scariche elettriche, brividi… genialità, poi faccio
un tiro di erba.
“Dormivo
nei boschi, bevendo rugiada al mio risveglio, e mangiando funghi per colazione”.
Le carte degli oracoli mi chiamano, vibrazioni
guidano la mia mano verso la carta da prendere, la volto con timore
reverenziale, mentre per un attimo ti penso e inizia un’erezione, giro la carta,
“il drago d’aria”, leggo il significato: “Venire a contatto con il drago d’aria
può avere un effetto fulminante per psiche e intelletto, ed è per questo che va
trattato con attenzione e rispetto. A volte si manifesta con improvvisi lampi
di illuminazione. Draig-athar porta visione e chiarezza al tuo pensiero e alla
tua immaginazione. Come vettore di poteri divini, il drago d’aria può essere
visto come un messaggio di Dio dal cielo”.
Fumo
erba fermo al centro della stanza.
L’aria
è il primo elemento per preparare il pentacolo. La magia è reale, la mamma
riesce a convincere il bambino che con un bacio passa il dolore, questa è
magia.
Io
c’ero dal principio.
Ricordo
tutto.
“Nudo rifletto
sull’essenza della vita, una farfalla si avvicina in una strana danza, sento
l’aria muoversi…”
Ero
lì nella stanza quando vi ho indicato la via; parlavo di rivoluzione e magia,
eravate tutti interessati.
Sono
il messia che avete abbandonato.
Sono
la vostra sofferenza, la vostra coscienza che vi tormenta, non si era detto: “Colpirne
uno per educarne cento”?
Beh
alla fine avete colpito me, adesso sono l’esempio da non seguire, sono il
reietto, l’escluso dalla tribù.
Ricordo
tutto.
Ero
seduto al tavolo dei sette con La Bambina Cattiva, il Capitano Hank, Pillola
Rossa, Topolino, Paperino e la Favola della Buonanotte.
“Sei
diventato troppo pericoloso, ti stanno addosso, sei fuori dal progetto, per la
tua e la nostra sicurezza il giuramento sacro deve essere rispettato,
ufficialmente diremo che sei un fascista, tu stesso farai intendere ciò, queste
sono le tue regole, quelle che ci hai insegnato” dice il Capitano Hank, mentre
alza la latta nera di birra. “Brindiamo al sacrificio di *********, da oggi in
poi ti chiameremo CaneNero, alla suerte comandante”.
“Suerte!”
finisco di bere.
Il
Capitano mi osserva con sguardo serio, mentre la Bambina Cattiva sta per
alzarsi lui le prende la mano per fermarla e la rimprovera con un secco “No!”.
Lei tira con forza indietro la sua mano, viene ad abbracciarmi, mi sussurra
all’orecchio: “Io ti perdono e ti amo dal più profondo del mio cuore, ma da
oggi in poi non mi devi più cercare, chiamare o pensare, perché io credo in
te.” L’abbraccio forte e la bacio sulle labbra, poi lascio la stanza.
“Osservo il
fuoco, mentre sei nella mia mente e io nella tua…”
Perdonami
ma non riesco a smettere di pensarti, ricordo ancora la prima volta che abbiamo
fatto l’amore, perché prima c’è stato il sesso, quello da maratona, ma invece
ricordo bene quando è iniziato l’amore: sei sdraiata sul letto, la luce
profonda crea sfumature confortanti nella mia mente, è sabato mattina, io sono
in piedi ad osservarti, a perdermi nei tuoi occhi, allarghi le tue gambe, io mi
avvicino e inizio a leccarle fino a arrivare al tuo interno coscia, poi con le
mani afferro il tuo culo, la lingua arriva nella vagina, immergo tutta la
faccia, infilo anche qualche dito, poi muovo la testa a cerchio. Mi spingi via,
e mi fai sdraiare mentre scendi verso il mio
cazzo, adesso inizi a baciarlo, poi lo lecchi dalla base fino alla cappella,
poi tutto in bocca mentre con le mani accarezzi le mie palle.
Adesso
ti sposto anche io ed entro dentro di te.
Faccio
un altro tiro d’erba, il mio cazzo è duro, basta con questi pensieri, anzi mi
sdraio sul letto chiudo gli occhi mentre penso alla mia testa tra le tue gambe.
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